biotecnologia

Durante un recente Congresso Nazionale di Medicina tenutosi a Bologna, è emerso come molti nutraceutici siano in grado di ridurre la colesterolemia nell’uomo e come molti altri agiscano positivamente anche su: infiammazione vascolare, reattività endoteliale, rigidità arteriosa e invecchiamento vascolare.

Nel corso del Congresso, Arrigo Cicero, presidente Sinut (Società italiana di nutraceutica), ha affermato che molti nutraceutici hanno dimostrato proprietà anti-dislipidemiche.

Alcuni agiscono inibendo l’assorbimento intestinale del colesterolo dietetico e biliare, altri inibiscono direttamente la sintesi endogena del colesterolo, come per esempio: il riso rosso fermentato titolato in monacolina K che, alle dosi di 2,5-3 mg/die, riduce la colesterolemia Ldl di circa il 10-15%.

Cicero afferma, inoltre, che alcune molecole facilitano l’escrezione fisiologica del colesterolo come i colagogo-coleretici naturali che a dosi di 800-2.400mg riducono la colesterolemia Ldl dell’8-12%, o la Berberina, che a dosi di 500-1000mg/die la riduce del 10-15%.

Inoltre, Cicero afferma che studi controllati hanno dimostrato che Riso Rosso Fermentato e Berberina inducono la riduzione dei livelli plasmatici di citochine pro-infiammatorie e marcatori di rimodellamento vascolare, entrambi fattori correlati al rischio di malattia cardiovascolare e rallentano anche l’invecchiamento vascolare.

Infine, per quanto concerne il Rosso Fermentato è stato citato l’unico grande trial di intervento condotto su quasi 5 mila pazienti cinesi, nel quale il nutraceutico si è dimostrato significativamente più efficace del placebo in termini di riduzione del rischio di recidiva di infarto e morte per cause cardiache.